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Senza Fretta

Ore 22:45 e cioè un’ora e un quarto a mezzanotte e un’ora e sedici minuti a lunedì.Quindi?

Quindi nulla. Tuttavia per un post che dovrebbe rappresentare “la domenica con michielizanatta” siamo un po’ in ritardo no?

In effetti si. Ma le giornate appena passate sono state dense di impegni e di cose da fare, ma non pensate che non abbiamo pensato a questo testo, anzi, avevamo altre idee interessanti una sul “parlare di architettura” l’altra sull’ “imprevedibile”. Poi però abbiamo aspettato e siamo arrivati adesso… Senza fretta.

Ed è proprio questo il tema di oggi la fretta ed il giusto tempo. Si viviamo in un’epocain cui la fretta ha maledettamente preso il posto di molte altrequestioni come la qualità, la curiosità, la sorpresa, la ricerca,la maturazione, la riflessione. E questo non va bene. Non va benesoprattutto in una questione complessa come l’architettura ed ilcostruire.

In media i nostri primi incontri con QUALUNQUE cliente iniziano con le due domande fondamentali: Quanto costa? Quanto tempo ci si mette? E con le due classiche risposte: Troppo! Troppo!

E se per la prima questione ci si può riflettere e si può lavorare per ottimizzare la questione del tempo invece è più complessa. Perchè c’è un giusto tempo, un limite con il quale è meglio non scherzare perché altrimenti si rischia di compromettere molto il risultato finale.

E quindi così la riflessione in questa settimana pre natalizia, che in fondo è una delle peggiori dell’anno perché tutti sognano di trovare sotto il proprio albero la propria casa finita, riguarda il prendersi tempo, il non farsi sopraffare dall’ansia, il guardare le cose con la giusta distanza e serenità l’arrivare anche tardi che alla fine molto probabilmente il risultato sarà migliore.

Ora basta che manca 1 ora a domani e poi dovremmo cambiare il titolo al blog.

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